giovedì 23 luglio 2015

Cosa determina la depressione?

Tutti ci chiediamo il perché dell’insorgenza della depressione e il più delle volte le persone affette da questa esperiscono sentimenti di colpa per il loro malessere e la loro incapacità di provare emozioni positive. Attraverso la spiegazione dei motivi che portano a tale patologia, mi auguro che queste persone possano alleviare i loro sensi di colpa
Fattori biologici, neurobiologici e psicologici nell’insorgenza della depressione
Sembra possa esserci una certa ereditabilità dei disturbi depressivi, questa, tuttavia, è  meno probabile per le forme di depressione lievi, mentre sembra incidere più fortemente nelle depressioni ad esordio precoce; si ritiene che ciò possa essere dovuto al fatto che un genitore depresso instaura una relazione non favorevole con il proprio figlio, già geneticamente vulnerabile, che aumenta la probabilità, per il bambino, di sviluppare un disturbo dell'umore.
I fattori  neurobiologici implicati nell’insorgenza della depressione sono alcuni dovuti a delle sostanze presenti nel nostro sistema nervoso chiamate neurotrasmettitori, i quali veicolano le informazioni fra le cellule del sistema nervoso stesso,  la serotonina e la noradrenalina. Altri  inerenti l'asse ipotalamo - ipofisi - surrene, cioè l'asse ormonale che mette in comunicazione le strutture limbiche, l'ipotalamo, e l'ipofisi, con il surrene. Questo asse regola la risposta a lungo termine allo stress, inducendo il surrene al rilascio di  alcuni ormoni, in particolare il cortisolo. I soggetti depressi presentano  una iperattività di tale asse e di conseguenza, elevati dosi di cortisolo nel sangue. Questi ultimi provocano effetti dannosi per tutto l'organismo, tra cui insonnia, diminuzione dell'appetito, diabete mellito, osteoporosi, diminuzione dell'interesse sessuale, aumento dell'espressione comportamentale dell'ansia, immunosoppressione, danni a vasi cerebrali e cardiaci. La depressione quindi, può derivare da un'incapacità dell'encefalo di reagire di fronte a un cambiamento di vita o più in generale ad una qualsiasi fonte di stress oltre i limiti di tolleranza tipici del soggetto. La minor o maggior risposta allo stress da parte dell'asse ipotalamo - ipofisi - surrene in un individuo sarebbe dovuta a influenze genetiche ed ambientali. Quest’ ipotesi, chiamata  ipotesi della diatesi da stress, imputa i disturbi dell'umore ad una causa prima su base biologica ed ereditaria con i geni che ci predisporrebbero quindi a questo tipo di malattia, a sua volta innescata, su tali soggetti predisposti, da cause scatenanti o concause di tipo ambientale e psicologico - traumatiche come appunto eccessive dosi di stress sotto forma di una risposta prolungata di disadattamento dell'individuo alla causa scatenante.

Per concludere

La depressione quindi è una patologia complessa, legata a più cause e ad una articolata  rete di sistemi neurali. Ho preso in esami tali fattori, escludendo le soluzioni che mi riservo di enunciare ad un prossimo appuntamento, per rendere chiaro al lettore quanto sia complessa una diagnosi di tale malattia. Questa è legata a vari aspetti del nostro organismo, vari fattori ognuno dei quali riveste un ruolo fondamentale nella nostra vita. Ciò mi auguro abbia chiarito a chi sta leggendo in questo momento perché a volte sia difficile diagnosticare a primo colpo la depressione. Sono tali e tanti i fattori primari e secondari scatenanti tale malessere, che solo una accurata anamnesi da parte di uno specialista può portare alla diagnosi e alla cura più appropriata, che differirà in relazione alle cause e alla soggettività dell’individuo. Fondamentale, come sempre è la collaborazione fra i vari specialisti che potranno portare ad una soluzione proficua del problema. Vi saluto augurandomi di aver sciolto qualche dubbio o quanto meno di aver rinfrescato la memoria a quanti di noi nel quotidiano siamo avvolti e coinvolti da questo male.

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