Tutti ci
chiediamo il perché dell’insorgenza della depressione e il più delle volte le
persone affette da questa esperiscono sentimenti di colpa per il loro malessere
e la loro incapacità di provare emozioni positive. Attraverso la spiegazione
dei motivi che portano a tale patologia, mi auguro che queste persone possano
alleviare i loro sensi di colpa
Fattori biologici, neurobiologici e psicologici
nell’insorgenza della depressione
Sembra possa
esserci una certa ereditabilità dei disturbi depressivi, questa, tuttavia, è meno probabile per le forme di depressione
lievi, mentre sembra incidere più fortemente nelle depressioni ad esordio
precoce; si ritiene che ciò possa essere dovuto al fatto che un genitore
depresso instaura una relazione non favorevole con il proprio figlio, già
geneticamente vulnerabile, che aumenta la probabilità, per il bambino, di
sviluppare un disturbo dell'umore.
I fattori neurobiologici implicati nell’insorgenza
della depressione sono alcuni dovuti a delle sostanze presenti nel nostro
sistema nervoso chiamate neurotrasmettitori, i quali veicolano le informazioni
fra le cellule del sistema nervoso stesso,
la serotonina e la noradrenalina. Altri
inerenti l'asse ipotalamo - ipofisi - surrene, cioè l'asse ormonale che
mette in comunicazione le strutture limbiche, l'ipotalamo, e l'ipofisi, con il
surrene. Questo asse regola la risposta a lungo termine allo stress, inducendo
il surrene al rilascio di alcuni ormoni,
in particolare il cortisolo. I soggetti depressi presentano una iperattività di tale asse e di
conseguenza, elevati dosi di cortisolo nel sangue. Questi ultimi provocano
effetti dannosi per tutto l'organismo, tra cui insonnia, diminuzione
dell'appetito, diabete mellito, osteoporosi, diminuzione dell'interesse
sessuale, aumento dell'espressione comportamentale dell'ansia,
immunosoppressione, danni a vasi cerebrali e cardiaci. La depressione quindi,
può derivare da un'incapacità dell'encefalo di reagire di fronte a un
cambiamento di vita o più in generale ad una qualsiasi fonte di stress oltre i
limiti di tolleranza tipici del soggetto. La minor o maggior risposta allo
stress da parte dell'asse ipotalamo - ipofisi - surrene in un individuo sarebbe
dovuta a influenze genetiche ed ambientali. Quest’ ipotesi, chiamata ipotesi della diatesi da stress, imputa i
disturbi dell'umore ad una causa prima su base biologica ed ereditaria con i
geni che ci predisporrebbero quindi a questo tipo di malattia, a sua volta
innescata, su tali soggetti predisposti, da cause scatenanti o concause di tipo
ambientale e psicologico - traumatiche come appunto eccessive dosi di stress
sotto forma di una risposta prolungata di disadattamento dell'individuo alla
causa scatenante.
Per concludere
La depressione
quindi è una patologia complessa, legata a più cause e ad una articolata rete di sistemi neurali. Ho preso in esami
tali fattori, escludendo le soluzioni che mi riservo di enunciare ad un
prossimo appuntamento, per rendere chiaro al lettore quanto sia complessa una
diagnosi di tale malattia. Questa è legata a vari aspetti del nostro organismo,
vari fattori ognuno dei quali riveste un ruolo fondamentale nella nostra vita.
Ciò mi auguro abbia chiarito a chi sta leggendo in questo momento perché a
volte sia difficile diagnosticare a primo colpo la depressione. Sono tali e
tanti i fattori primari e secondari scatenanti tale malessere, che solo una
accurata anamnesi da parte di uno specialista può portare alla diagnosi e alla
cura più appropriata, che differirà in relazione alle cause e alla soggettività
dell’individuo. Fondamentale, come sempre è la collaborazione fra i vari
specialisti che potranno portare ad una soluzione proficua del problema. Vi
saluto augurandomi di aver sciolto qualche dubbio o quanto meno di aver
rinfrescato la memoria a quanti di noi nel quotidiano siamo avvolti e coinvolti
da questo male.
Nessun commento:
Posta un commento